Gli oli essenziali

Sumeri ed Egizi li utilizzavano sotto forma di incensi da bruciare durante le cerimonie religiose, mentre oggi gli oli essenziali – grazie al loro effetto benefico su corpo e mente – trovano spazio persino in cucina. Ma quali sono, nello specifico, le loro caratteristiche e gli usi più frequenti?

Gli oli essenziali sono sostanze aromatiche di natura volatile presenti in alcune parti delle piante in forma molto concentrata. Pur essendo conosciuti come “oli”, la loro struttura molecolare e la loro consistenza li differenziano dagli oli vegetali più comuni. Sarà dunque opportuno descrivere gli oli essenziali come un insieme di goccioline ottenute tramite estrazione dalla pianta, fiore o frutto scelto come fonte. Sono sostanze solubili a contatto con altri oli o in alcol, ma non in acqua.

Gocce di storia

I loro primi utilizzi sembrano risalire al 4000 a.C.. Chiari riferimenti agli oli essenziali sono stati trovati all’interno di ricette sumere e persino in alcune tombe, nelle quali venivano conservati diversi alambicchi.

Utilizzati inizialmente negli unguenti per le loro proprietà terapeutiche, gli oli essenziali sono capaci di agire su più fronti. Un uso prolungato nel tempo, tramite vaporizzazione, sembra avere effetti benefici sull’umore, rilassando tanto il corpo quanto la mente.

Accanto alla diffusione tramite vaporizzatore, gli oli essenziali possono essere utilizzati (pur non essendo idrosolubili) in acqua per bagni e pediluvi, oppure per un massaggio. In questo caso specifico si dovrà reperire un olio vettore (a base di mandorla, cocco o jojoba), utile a diluire l’olio essenziale. In campo alimentare gli oli essenziali possono sostituire aromi e spezie nelle diverse preparazioni, ma bisognerà prima verificare che l’olio scelto sia idoneo a questo uso.

Le controindicazioni

È errore comune pensare che le sostanze "naturali" siano innocue, ma non è affatto così. Gli oli essenziali sono dei concentrati di principi attivi che possono interagire con altri farmaci o scatenare reazioni allergiche, se non addirittura aggravare patologie preesistenti.Chi assume farmaci, soffre di particolari condizioni di salute o ha una storia di gravi allergie dovrà chiedere il parere del medico prima di utilizzarli e in ogni caso sarà importante accertarsi che gli oli essenziali siano di qualità.

Da alcune ricerche sembrerebbe che alcuni oli essenziali possano influire sull’equilibrio ormonale e sull’attività cardiovascolare. Le possibili applicazioni e gli eventuali effetti indesiderati, però, sono ancora tutti da verificare. Nel frattempo, meglio agire con cautela.

I più usati

  • Limone e arancia: Ottimi in cucina (a crudo), agiscono sul miglioramento dell’umore e favoriscono la digestione
  • Lavanda: una valida alleata contro lo stress e l’insonnia
  • Menta: un analgesico naturale contro tutti i tipi di dolore

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In cucina

In questi anni l’utilizzo degli oli essenziali in cucina (a base di erbe aromatiche, agrumi, spezie e fiori) è cresciuto enormemente anche grazie agli esperimenti compiuti dai grandi chef. Ma essendo prodotti di uso molto recente, c’è ancora tanta confusione sulla scelta dell’olio adatto a ciascuna preparazione.

Qui di seguito qualche piccolo suggerimento:

  • Neidolcio inbevande caldecome una bella cioccolata in tazza, meglio usare oli essenziali dimentaoarancio.
  • Per preparazioni più elaborate comearrosti,brasati,stufati, i più indicati sono gli oli a base di erbe aromatiche quali salvia, pepe nero, ginepro, rosmarino, oppure cardamomo.
  • Con gli oli essenziali è persino possibileinsaporire l’olioche si utilizza per condireinsalate e tartare, scegliendo fra quelli di lemongrass, zenzero, o ancora salvia.
  • Nellecreme da dessertmeglio optare per sapori e profumi naturalmente dolci, come quelli divaniglia,arancioecannella. Dare un sentore particolare e accentuato a distillati e liquori è inoltre più semplice con gli oli essenziali: usandone pochissime gocce, un qualsiasi distillato casalingo acquisterà gusto e un profumo particolare.