Se i gatti parlassero italiano, cosa direbbero?
Probabilmente che le porte dovrebbero restare aperte, a prescindere che vogliano uscire o no. O magari ci chiederebbero di mantenere costante il livello di cibo nella ciotola.
Non è facile interpretare il loro linguaggio, perché non sono animali da branco e quindi sono molto meno espressivi, per esempio, rispetto ai cani (come ben sappiamo).
Tuttavia possiamo provare a interpretare alcuni dei segnali dei nostri amici baffuti. Abbiamo degli indizi, anche se alcuni sono contraddittori e vanno valutati insieme al contesto.
Tendenzialmente, tra gatti, gran parte della comunicazione avviene tramite linguaggio del corpo e vie olfattive. Per attirare la nostra attenzione sono costretti a vocalizzare.
È facilmente distinguibile il sibilo di aggressività. Per il resto, i gatti dimostrano un’ampia varietà vocale che è ancora oggetto di studio, in particolare da parte del gruppo di ricerca guidato dall’esperta in fonetica Suzanne Schötz dell’Università di Lund, Svezia. Si stanno analizzando le varietà dei significati e si sta indagando sull’interazione vocale umano-gatto così come su possibili variazioni regionali… Gli accenti dei gatti!
Per quanto riguarda le fusa, sappiate che non indicano solo contentezza, possono anche significare stress e molto altro: ma non vogliamo anticiparvi troppo, a breve ne scriveremo in dettaglio in un articolo dedicato. Restate sintonizzati!