I filler vengono iniettati nel tessuto sottocutaneo o nel derma profondo, per riempire le rughe, volumizzare parti del viso o del corpo. Non sono tutti uguali: ne esistono di diversi per composizione, effetti e durata. Vediamo le caratteristiche dei più popolari.
Sono composti da molecole che vengono regolarmente metabolizzate dall'organismo: i più conosciuti sono acido ialuronico e collagene. La loro durata può andare dai 3 ai 10 mesi, dopodiché la molecola viene riassorbita e metabolizzata dal nostro corpo ed è necessaria una nuova iniezione.
Acido Ialuronico : èuna molecola molto presente nei nostri tessuti connettivi e nel derma. Lega a sé molta acqua, donando turgore ed elasticità alla pelle. La sua concentrazione nel tessuto connettivo diminuisce con l'avanzare dell'età, facendo risultare la pelle più secca e lassa.Quelli ad assorbimento più lento possono dare risultati più durevoli, ma hanno maggiori controindicazioni. Tra questi un possibile effetto paradosso per cui la pelle, data la grande disponibilità della molecola, smette di produrne da sé e ne aumenta invece la degradazione.
Collagene: è un composto proteico dei tessuti connettivi, che ne forma le strutture e dona compattezza. Quello iniettato ripristina la densità dei tessuti, ma non si organizza come quello endogeno, dando un risultato meno naturale.Popolari negli anni '90, i filler a base di collagene sono sempre meno utilizzati, anche a causa degli effetti collaterali che possono scatenare, come infiammazioni e allergie.
Contengono molecole che l'organismo metabolizza più lentamente: hanno una durata di 3 anni o più, ma rispetto a quelli riassorbibili presentano un maggiore rischio di effetti indesiderati come gonfiore, rossore ed ecchimosi o anche reazioni allergiche. Sono particolarmente indicati per volumizzare le labbra, gli zigomi e il mento.
Sono sostanze sintetiche che non riusciamo a metabolizzare: questo garantisce loro un effetto definitivo. Vengono utilizzati per correggere solchi della pelle particolarmente profondi, e possono essere rimossi qualora l'effetto non fosse gradito. Questi hanno purtroppo lo svantaggio di appesantire i tessuti molli, pertanto potrebbero accentuare, con il tempo, il rilassamento della pelle.
Consiste nel trasferire una certa quantità del proprio grasso corporeo da una zona "donatrice" a una zona che vogliamo riempire (gluteo, guance, zigomi, seno). Il vantaggio rispetto ad altri filler è che il rischio di intolleranza o infiammazione è molto basso, trattandosi del nostro stesso tessuto. Mentre i filler riassorbibili danno risultati solo temporanei, il lipofilling è semipermanente: generalmente ne viene riassorbito solo il 30 o 40%.
Trattandosi di interventi con un impatto anche notevole su salute e autostima, occorre scegliere molto scrupolosamente a chi rivolgersi, essendo anche disposti a spendere un po' di più.Prima di cominciare si consiglia sempre di analizzare le motivazioni dietro a questa scelta, che non andrebbe mai fatta per compiacere un partner o rispecchiare dei canoni estetici imposti dall'esterno, bensì per vivere meglio nel proprio corpo e guadagnare sicurezza in sé stessi. Inoltre, per alcune persone, questi trattamenti possono creare dipendenza: se stiamo scaricando le nostre più profonde insicurezze su quelle piccole imperfezioni che magari vediamo solo noi, potremmo trarre molti più benefici da un supporto psicologico piuttosto che estetico. Ricordiamolo sempre: il filler è fatto per riempire le rughe, non i vuoti emotivi.