I primi a camminare sull’isola (per quanto ne sappiamo) sono i stati i monaci irlandesi anacoreti Papar, che compivano lunghi e pericolosi viaggi per mettere alla prova la propria fede.
A colonizzarla però, e a chiamarla Islanda ovvero “terra del ghiaccio”, sono stati i Vichinghi. La storia del loro insediamento è narrata nel Landnámabók, il più antico manoscritto islandese, che descrive come i Vichinghi abbiano scoperto questa terra per sbaglio: erano in rotta verso le isole Fær Øer e si sono spinti troppo a Ovest.
Piccola isola, grande meta turistica
Negli ultimi anni l’Islanda è diventata una meta turistica estremamente gettonata, passando dai 500 mila visitatori del 2010 ai 2,3 milioni del 2018. Quest’anno i numeri sono in calo, probabilmente anche per il proibitivo costo della vita. Se infatti nell'isola gli stipendi, in media, sono tra i più alti d’Europa (4.450 euro netti circa), i prezzi dei beni di consumo vanno di pari passo, superiori nel 2018 del 56% rispetto alla media europea (per esempio: una pizza margherita costa intorno ai 17 euro).
Non solo ghiaccio
Perché così tanta gente decide di affrontare il freddo imponente dell’Islanda? Il motivo principale è senza dubbio la qualità e la varietà degli scenari naturali che questa terra offre. Ecco alcune delle attrazioni principali da non perdere per alcun motivo:
- È il periodo giusto per vedere l’aurora boreale, uno spettacolo mozzafiato. Il posto ideale per ammirarlo è la costa dei fiordi occidentali.
- Geyser: all'interno dell'area geotermale di Haukadalur si trova il geyser Geyser, cioè quello che dà il nome a questo tipo di sorgente d’acqua, purtroppo inattivo dagli anni ’50 per via della quantità di pietre che i turisti vi gettavano dentro nella speranza di azionarlo. A poca distanza, fortunatamente, si trova invece il geyser più affidabile del mondo: lo Strokkur, che continua ad eruttare a intervalli pressoché regolari di 5-10 minuti.
- Ammirare le balene: Husavik, antica comunità di pescatori, è oggi il punto di partenza per escursioni alla ricerca di queste maestose creature.
- Hakarl: la famosa carne di squalo! Una specialità locale, la carne viene lasciata fermentare per un periodo tra i 3 e i 6 mesi e messa ad essiccare al vento. Il gusto è molto forte: per veri avventurieri!
- Seljalandsfoss: un’impressionante cascata alta 60 metri, spesso utilizzata come immagine simbolo dell'Islanda.
- La Blue Lagoon: si tratta di una piscina termale artificiale ma dal fascino magico, come conferma il fatto che è una delle località che registra più presenze in tutta l’isola.
- Il Lago Myvatn: di origine vulcanica. Tutta l’area offre una ricca diversità di panorami, sentieri e acque termali.
- La laguna di Jökursárlon: di origine glaciale, le sue acque sono punteggiate di iceberg e fluiscono nell’oceano Atlantico lungo una spiaggia di sabbia nera.
- Non solo natura: Reykjavik, la capitale più settentrionale del mondo, conta soltanto 122 mila abitanti ma è sorprendentemente cosmopolita. Oltre ai suggestivi scenari urbani con le caratteristiche case variopinte e i musei in cui immergersi nel passato vichingo, la città vanta un’animata vita notturna. Tutto ciò, insieme allo spirito ospitale dei locali, rende l’esperienza indimenticabile.