Contrariamente a quanto pensano i più superstiziosi, nessuno dei gatti dagli occhi bicolore è vittima di un sortilegio o in possesso di strani poteri. Misteriosi e affascinanti, i gatti hanno spesso occhi di colore diverso per via dell’eterocromia, un fenomeno somatico molto diffuso fra gli animali, che dona una colorazione differente a uno dei due occhi. Fra scienza, miti e leggende, in questo articolo spiegheremo come mai l’eterocromia è così frequente nei gatti e cosa comporta.
Negli umani e negli animali la colorazione degli occhi è determinata dalla quantità di melanina presente nelle iridi. Sebbene il colore degli occhi dipenda dai geni, fattori ambientali o esterni potrebbero alterarlo. L’eterocromia è una caratteristica oculare di origine tutt’al più genetica, ma ciò non toglie che si possa acquisire successivamente a causa di un trauma o una lesione. Ciò che ne deriva è un cambio di colorazione di una sola delle iridi, o di una parte di essa. Se entrambi gli occhi hanno colori totalmente diversi, si è affetti da eterocromia completa; mentre si parla di eterocromia parziale quando solo una parte o poche parti dell’iride hanno una tonalità differente da quella predominante. Tra gli esseri umani si riscontrano spesso casi di eterocromia parziale, ma la percentuale più elevata è tra gli animali, dove cani e ancor più gatti sono di frequente affetti da eterocromia completa.
Sembra esistano razze feline più predisposte all’eterocromia, come l’Angora, il Persiano, il Bobtail giapponese, il Turco Van, il Khao Manee, lo Sphynx e il British Shorthair. Nonostante molti pensino ci sia una correlazione fra il colore del manto dell’animale e quella degli occhi, l’eterocromia è un tratto che si riscontra indistintamente in gatti dal pelo chiaro e dal pelo scuro. Se un gatto è affetto da conclamata eterocromia, questa si manifesterà entro il quarto mese di vita, quando gli occhi del gatto acquisiscono il colore definitivo.
Dopo il gatto nero, quello con gli occhi impari è al centro di numerose leggende e aneddoti antichi. Apprezzati dai più fervidi amanti dei gatti di tutto il mondo, i felini con eterocromia venivano selezionati e salvaguardati negli zoo di città quali Istanbul e Ankara già all’inizio 900. Secondo credenze arabe anche Maometto era in possesso di una gatta dagli occhi impari. Un felino raro a cui il profeta era molto legato e per il quale arrivò a sacrificare un pezzo della propria veste, quello su cui la gatta amava riposare.
L’eterocromia è quel tratto somatico che rende i gatti ancor più interessanti e misteriosi. Una caratteristica che impreziosisce lo sguardo dei nostri adorati felini e che solitamente, per fortuna, non rappresenta alcun pericolo per la loro salute.