La dieta del riccio

Tenero e spinuto, quando capita di trovare un riccio non sappiamo mai con che cibo avvicinarlo. Tu sai di cosa si nutre?

Una volta usciti dal letargo, molti animali ricominciano- per così dire- a “vivere”, bazzicando nei pressi delle nostre case e girovagando nei nostri giardini. Uno di questi è proprio il riccio (Erinaceus europaeus), un simpatico animale che durante l’estate passeggia spesso per strada e vicino casa, specie se in zone di periferia.

Le temperature più calde lo rendono attivo e vispo, incline a spostarsi per reperire cibo. Dopo il letargo invernale infatti, i ricci sono parecchio affamati. Le riserve che avevano accumulato sono state spese nei 5 mesi di inattività, e ora occorre trovarne di nuove. Tra una ricerca e un’altra, il riccio usa i propri aculei per difendersi, raggomitolandosi non appena sente avvicinarsi una qualsiasi minaccia. Non appena il pericolo è scampato, i muscoli che ha sulla schiena si distendono, abbassando così gli aculei.

Per tutti quelli che vorrebbero fare del riccio un animale domestico, ahimé, non è sempre possibile. A differenza del riccio africano – animale esotico e da compagnia –, quello europeo è una specie non addomesticata e, soprattutto, protetta, che sarà opportuno lasciar vivere in libertà. Ma cosa fare quando ne troviamo uno? Come nutrirlo? Scopriamolo qui!

Insetti e non solo

Il riccio è un animale che si nutre principalmente di larve, lombrichi e scarafaggi presenti nel suo habitat naturale: le zone boschive e incolte. Può però anche mangiare piccoli anfibi, bacche e funghi. La sua alimentazione rimane principalmente proteica e, nel caso ci trovassimo davanti a un riccio selvatico, dovremo saper scegliere bene il cibo da dargli.

Sicuramente del cibo umido per gatti può essergli somministrato in piccolissime quantità: sebbene abbia bisogno di proteine, l’organismo di un riccio non è quello di un felino! Oltre ai dei bocconcini, il riccio mangerà volentieri della frutta fresca, come della mela tagliata a pezzettini. Ricordiamoci sempre di riporre il cibo del riccio in un luogo riparato, fuori dalla portata di cani e gatti nel caso ne avessimo. In questo modo eviteremo incontri spiacevoli per il nostro piccolo ospite!

Ci sono però alimenti da evitare, come il latte: sebbene il suo odore attragga il riccio, questo non è in grado di digerirlo. Bisognerà escludere anche la frutta secca, golosa ma troppo grande per il loro minuto esofago.

Una volta rifocillato, bisognerà salutare il nostro tenero ospite. Avvicinarsi con cautela per non intimorirlo e sollevarlo delicatamente con entrambe le mani, proteggendosi con una coperta. Per assicurarsi che non si muova in zone trafficate, sarà meglio trasportarlo in macchina nei pressi di un campo o una zona aperta, lontana dalla città. Qui il riccio ritroverà il suo habitat e la sua libertà!