Quando la birra si sposa con la pasta

Secondo AssoBirra, almeno tre italiani su quattro bevono birra, e uno su due la sceglie per accostarla ai pasti.

La popolarità della pasta in Italia è fuori discussione, e sta aumentando anche a livello globale: la produzione mondiale è passata da 9 a 15 milioni di tonnellate negli ultimi 20 anni. Inoltre questo cibo così italiano è probabilmente l’ingrediente più versatile che ci sia, potremmo dire che possiamo cucinarla… In tutte le salse!

Oggi vediamo quattro accoppiate vincenti per deliziare i palati a tutto tondo.

  • Mezze maniche alla carbonara e Pils: la carbonara è il grande classico della cucina romana, la cui preparazione è capace di accendere furiosi dibattiti tra aspiranti cuochi, esperti o semplici golosi. La ricetta originale prevede esclusivamente l’utilizzo del guanciale, niente cipolla o aglio, con cui si condiscono (a fuoco spento!) le mezze maniche, legandole con le uova sbattute con il pecorino romano e abbondante pepe nero. Per questa golosità il miglior abbinamento è un’ottima Pils: chiara, fresca e ben luppolata, il gusto dal finale secco e pulito è perfetto per la pasta alla carbonara.

  • Tagliatelle al ragù e Weizen: questo sugo bolognese, frutto di una cottura lenta e di generazioni di cultura culinaria, è lo sposo perfetto della Weizen, la birra di frumento per eccellenza, ricca, corposa e un po’ fruttata.

  • Trofie al pesto e Lager: il pesto è il fiore all’occhiello della cucina ligure: adatto a ogni stagione, è un alimento semplice e sofisticato. Secondo la ricetta originale, il vero pesto alla genovese deve essere preparato con foglie giovani di basilico di Prà e con pinoli pisani. La birra Lager è l’accompagnamento ideale, in quanto la sua leggerezza esalta il gusto del pesto.

  • Pappardelle ai funghi porcini e Abbazia: un matrimonio che suona bene già sulla carta; da un lato un piatto di stagione, che sa di sottobosco, e dall’altro questa birra dal nome che evoca quiete e luoghi isolati. La gamma olfattiva eterogenea della birra Abbazia, il suo sapore deciso e l’equilibrio tra dolce e amaro va perfettamente d’accordo con questo primo piatto così delicato.

Ma non prendeteci in parola: provate voi stessi!