Siracusa e la Magna Grecia in Sicilia

Siracusa: un territorio incredibilmente ricco di bellezza e di storia: basta pensare che i primi insediamenti nell’area di Siracusa risalgono al 6000 avanti Cristo!

La fondazione

La leggenda della fondazione di questa città non poteva che essere epica. Molti dettagli cambiano a seconda delle fonti, ma il filone principale è questo: Archia di Corinto, discendente di Ercole, si innamora del giovane Atteone e nell’atto di rapirlo lo uccide accidentalmente. Come da tradizione tragica, il padre di Atteone si suicida per il dolore e da quel momento la città di Corinto patisce un periodo di carestia. Per mettere fine alla piaga, Archia decide, dietro consulto dell’oracolo, di esiliarsi. Il suo viaggio a bordo dei triremi si conclude nel 734 a.C. nell’isola di Ortigia: dopo avere scacciato i nativi Siculi, egli fonda la grandiosa polis dandole il nome delle sue figlie Syra e Akousa.

Ascesa e declino

I discendenti dei Corinzi, padroni della città, vengono cacciati qualche secolo dopo dai discendenti grecizzati dei siculi. Ma questi oppressori, in fuga verso Gela, incontrano Gelone, il signore di questa polis, che parte col suo esercito e diventa il primo tiranno di Siracusa nel 485 a.C.

Siracusa si espande in Sicilia e nella penisola italica, arriva ad avere la flotta più potente del Mediterraneo. Si succedono i tiranni e le repubbliche, e così anche le guerre combattute con la diplomazia, con la spada o con le macchine visionarie di Archimede.

Il dominio greco su Siracusa si estingue nel 212 a.C., quando i Romani riescono finalmente ad espugnare la città dopo tre anni di assedio, grazie al tradimento di un Siracusano.

Cosa vedere

La città mostra ovunque i segni di questo accavallarsi millenario di ambizione, ingegno e ricerca di bellezza.

Il più antico tempio greco in Sicilia si trova proprio qui: il Tempio di Apollo. E non è l’unico: a poca distanza troviamo il Tempio Ionico e il Tempio di Giove Olimpico. Ma la principale attrazione del Parco Archeologico della Neapolis è sicuramente il Teatro Greco. Interamente scavato nella roccia, ospitava rappresentazioni classiche e assemblee popolari. Qui troviamo infine la grotta che Caravaggio soprannominò Orecchio di Dionisio.

Al Museo Archeologico Paolo Orsi troviamo numerosi resti della presenza greca e opere d’arte, e non può mancare una visita al Castello Eurialo, roccaforte della città eretta da Dionisio I.

Chiaramente Siracusa è anche molto di più: la città dopo il dominio romano fu occupata dagli Arabi nell’878, nel 1038 dai Bizantini, per poi passare ai Normanni, agli Svevi e agli Aragonesi.

“Siracusa è il luogo più singolare della terra. Qui non potrei che nascere o morire – vivere mai.” Diceva lo scrittore austriaco Otto Weininger.

Per tutta risposta, Leonardo Sciascia si è espresso così: “Niente di meno vero: Siracusa non solo è una città in cui si può vivere, ma da vivere: nessun'altra città al tempo stesso che come città si nega, si dissimula, si fa segreta e visionaria; da scoprire.”